Peter Pan o il bisogno di sognare
Peter Pan. La nécessité du rêve. A Venezia fino a febbraio 2023
A Palazzo Bonvicini la mostra La nécessité du rêve promossa da Fondation Valmont e ispirata all’eterno fanciullo di James Matthew Barrie. Nelle installazioni di quattro artisti una riflessione su tempo e vita, amore, morte, gioco e realtà, infanzia e desiderio di fuga
Quattro artisti, un personaggio senza tempo (Peter Pan) e la sfida tecnica dell’immagine in movimento, a Palazzo Bonvicini a Venezia, sino a febbraio 2023, la mostra La nécessité du rêve, promossa dalla Fondazione Valmont, viaggio per immagini e suggestione nella storia, nel simbolo e nel mito del “Bambino che non voleva crescere” creato da J.M Barrie all’inizio del Novecento.
Per i quattro artisti, Stephanie Blake, Didier Guillon (presidente del Gruppo Valmont) con Valentine Guillon, Silvano Rubino e Isao, il cimento non di poco conto di misurarsi con il racconto di Barrie e le vicende dell’eroe volante ma anche con la suggestione del racconto, con l’irrisolvibile ambivalenza del personaggio, con la poesia dell’infanzia e l’ostinato rifiuto di crescere, con l’ebbrezza del volo e del gioco, la fuga e il ritorno, la vita e la morte, le sfide dell’età adulta.
“Raramente la quotidianità è paradisiaca. La notte, però, si può sognare. Tutti – così la presentazione della mostra – abbiamo bisogno di una via di fuga, di un luogo in cui ritirarci con la mente per distaccarci dagli impegni del presente, dai rimorsi del passato e dalle angosce per il futuro. Peter Pan incarna meglio di chiunque altro questo desiderio di evasione e libertà. Ma Peter è metà umano e metà uccello. Per noi tutti, umani adulti, gli spazi liberi sono solo briciole di tempo in una gabbia di bisogni reali o autoimposti e non possiamo, come lui, sorvolare una libertà posseduta una volta per tutte”.
Una sfida artistica complessa quella del racconto di Peter e delle sue avventure, allegoria dionisiaca, ego indomabile, emblema del costante rovesciamento di regole e valori. A ogni artista un tema. Stephanie Blake, artista americana e parigina d’adozione, autrice e illustratrice di libri per bambini, affronta il tema della libertà e dell’oblio proponendo una trilogia di corti girati con lo smartphone. E nella videoinstallazione, intitolata WWW – Window Wings Wrecked racconta un’isola, la sua natura selvaggia, le onde e il vento, meta ideale per la fuga (un’isola “che non c’è”?) e l’evasione. Didier (Presidente della Fondazione) e Valentine Guillon, padre e figlia, si cimentano con il tema complesso dell’ambivalenza dell’età adulta e del conflitto.
Nell’opera Blessing in Disguise la dualità vive in un video montaggio di immagini in bianco e nero che racconta conflitti passati, dal repertorio iconografico della guerra del Vietnam a richiami alla controcultura hippie degli anni ’60 e ’70, quando la natura, la bellezza e creatività raccontarono la possibilità del Paradiso contrapposto alla brutalità.
Per l’artista veneziano Silvano Rubino, poliedrico scultore, pittore, fotografo e sceneggiatore, i temi dell’infinito, del tempo e del desiderio. L’opera “Transiti. Eros, Thanatos, Chronos” personifica in tre video amore, morte e tempo, giocando fra gli opposti di morte e vita, gelo e verde, vecchiaia e giovinezza. Il tema dell’equilibrio della creatività, insieme a quello affascinante dell’ombra, è quello affrontato da Isao, l’artista catalano ispirato dalla calligrafia giapponese e dal Giappone, pittore, scultore e virtuoso dell’installazione.
Nell’installazione Shadows and Forms l’artista libera le ombre dei personaggi del racconto, dando vita a uno spettacolo di gusto contemporaneo ma ispirato al teatro delle ombre cinesi. Fra due schermi che sembrano un libro aperto le ombre del coccodrillo, dei pirati, di Peter Pan e di Campanellino si inseguono in un gioco senza fine. La mostra è curata da Francesca Giubilei e Luca Berta, ospite d’onore dell’evento Gayle Chong Kwan, artista britannica le cui fotografie e installazioni e i cui vari progetti sono esposti in tutto il mondo.
Alla mostra di Fondation Valmont presenta l’installazione speciale Atlantis: al centro la leggendaria Atlantide sotto forma di città modellata a partire da imballaggi alimentari in plastica usati e semiopachi.
Un appello per forma e immagini dell’artista, impegnata sulle tematiche del consumo, dei rifiuti e dell’emergenza climatica e ambientale. Fondation Valmont, nata nel 2015, promuove l’arte nel rispetto dei valori della casa madre: qualità, estetica, generosità e sostenibilità. Palazzo Bonvicini è sede dell’istituzione dal 2019.
Monica Autunno
Peter Pan. La nécessité du rêve Una mostra d’arte contemporanea organizzata da Francesca Giubilei e Luca Berta Con la partecipazione di: Stephanie Blake, Didier e Valentine Guillon, Silvano Rubino, Isao Ospite d’onore: Gayle Chong Kwan Palazzo Bonvicini Calle Agnello 2161/a Venezia - Italy +39 041 805 0002 Dal 23/04/2022 al 26/02/2023 Ingresso libero Dal lunedì alla domenica - dalle 10:00 alle 18:00 per informazioni e prenotazioni: info@fondationvalmont.com www.fondationvalmont.com