Punta Grosa – Ancarano ©Jaka Ivančič

Un viaggio tra mare e storia, Portorose, Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano

Se sei alla ricerca di una vacanza all’insegna della storia, cultura e tradizioni, l’Istria Slovena è il posto giusto per te. Cinque tappe imperdibili sono Portorose, Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano

La Slovenia è un meraviglioso microcosmo dove il verde prezioso e rigoglioso si fonde con tutte le sfumature dell’Adriatico, che qui si rivelano accese e splendenti tra turchesi incredibilmente brillanti e profondi blu cristallini. Questo microcosmo si chiama Istria Slovena.

La costa slovena si estende per circa 46 chilometri ed è caratterizzata da calette e spiagge incontaminate, borghi resi unici dalla loro eredità storico-monumentale, enogastronomia d’autore e benessere a tutta natura. La zona dispone di due approdi certificati dalla Bandiera Blu: la marina di Portorose e quella di Isola.

L’Istria Slovena è stata crocevia tra l’estremo nord europeo e l’infinità dell’Oriente; punto di partenza per le conquiste della Serenissima; riviera strategica e, al tempo stesso, mondana per l’impero degli Asburgo. Le tracce del passato veneziano perfettamente armonizzate con quelle della Mitteleuropa, risalenti all’annessione di inizio ‘800 all’Austria-Ungheria, dopo il breve periodo di dominazione Napoleonica conseguente alla fine della Repubblica Marinara di Venezia.

La varietà di voci e tracce di passaggi, compreso quello italiano (l’italiano è lingua ufficiale con lo sloveno), è uno degli elementi più particolari dell’Istria Slovena. Oltre alla bellezza di luoghi costieri come Portorož-Portorose, Piran-Pirano, Izola-Isola, la Baia della luna, con le sue candite falesie, la spiaggia di Bele skale (Rocce Bianche) e la città di Koper-Capodistria e Ankaran-Ancarano, si deve tenere presente la particolarità dell’atmosfera che si percepisce immediatamente e che, a una manciata di chilometri dall’Italia, trasporta già verso echi quasi levantini e balcanici.

Le prospere cittadine mediterranee slovene sorgono su quelle che oggi sono delle pittoresche penisole, avvolte da calde baie marine, tra spiagge e vecchi porti. Ecco che dunque diventano meta ambita in ogni stagione, anche grazie al loro carattere urbano.

Per esplorare la costa slovena un’ottima strategia è fare base proprio a Portorose. Rinomata per le vacanze legate al benessere, offre l’offerta wellness più completa d’Europa grazie alla presenza delle vicine saline, preziosa fonte di sostanze naturali per i trattamenti quali fanghi e acqua madre. Il vivace lungomare, le terme, la riserva naturalistica delle Saline di Sicciole a soli 5 chilometri, da percorrere in bicicletta, i bagni e i lounge-bar lungo la riva, sono solo alcuni degli elementi che rendono Portorose un luogo magico.

Bellezza e benessere si intrecciano in quest’area che ha evidenti tracce dei fasti del passato, come il 5 stelle superior Kempinski Palace Portorož, una delle strutture più prestigiose dell’allora Riviera Austro-Ungarica, oggi parte del patrimonio culturale del Paese. Il viaggio nella storia prosegue con due imponenti edifici che ospitavano i giganteschi magazzini del sale Grando e Monfort, costruiti nel 1858 e 1859, per custodire l’oro bianco di Pirano, fonte di lustro e di prezioso benessere economico per la località, tanto da farla definire la città cresciuta sul sale.

Il salinaio nel Parco naturale delle saline di Sicciole ©Jaka Ivančič

Le Saline di Sicciole sono un vero e proprio museo a cielo aperto, con due ingressi (Lera e Fontanigge), dotato di centro visitatori, sentieri da percorrere in bici o a piedi e ricostruzioni come l’ambientazione di una casa dei salinai. Gli amanti del benessere apprezzeranno certamente anche Strugnano, area conosciuta principalmente per la falesia di Flysch alta 80 metri, e per la Baia della Luna, la più bella insenatura marina slovena.

Il viaggio non sarebbe completo senza la scoperta della cultura enogastronomica dell’area: il Ristorante Marina offre un’interessante proposta di fine dining, con la valorizzazione delle eccellenze locali, come i tartufi, presenti tutto l’anno, il pescato freschissimo, o i branzini dell’eco-allevamento sloveno Fonda, uno dei migliori di tutto il Mediterraneo, creato da una famiglia di biologi marini della zona proprio per preservare la fauna marina.

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Pirano ©Jaka Ivančič

Procediamo per Pirano un piccolo gioiello sull’Adriatico. La città di Pirano, situata sulla costa adriatica, è una vera e propria gemma da scoprire. La vista che si apre passeggiando lungo la riva del mare da Portorose è mozzafiato e lascia presagire grandi emozioni ai visitatori. Giunti all’ellittica Piazza Tartini, dedicata al celebre musicista piranese, ci si trova di fronte a un panorama incantevole: il mandracchio con le barche dai colori vivaci e gli imponenti palazzi ottocenteschi come quello del Municipio. La casa veneziana, costruita nel XV secolo, rappresenta perfettamente lo stile architettonico della città veneta.

Dal mare si può salire verso la parte alta della città, circondata dalle antiche mura, per ammirare il panorama sulla costa. Lungo la discesa, vale la pena fare una tappa alla chiesa di San Giorgio, patrono di Pirano, il cui campanile è una copia in scala di quello di San Marco a Venezia. Per rendere ancora più indimenticabile la visita della cittadina, si può utilizzare l’App gratuita Nexto, che accompagna alla scoperta delle principali attrazioni della città attraverso una divertente esplorazione interattiva animata da personaggi storici, enigmi e monumenti virtuali.

Nei mesi estivi, Pirano organizza festival musicali di alto valore artistico come il Tartini Festival, ospitato dal chiostro di un monastero minorita. Da non perdere la bottega legata alle Saline di Sicciole, ospitata dalla casa veneziana, dove è possibile acquistare il fior di sale naturalmente bianco amato dagli chef stellati e il ristorante Bottega dei Sapori, che propone una cucina creativamente territoriale con particolari menù degustazione tematici.

Un salto a Isola la città dei pescatori. Isola, così chiamata per la sua conformazione geografica, è famosa per la pesca e la lavorazione del pesce. Il suo centro storico conserva ancora oggi l’atmosfera tipica delle città dei pescatori e il profondo legame degli abitanti con il mare. Il pittoresco porto “mandracchio”, affiancato da un porto più moderno per i turisti, è il punto di partenza per passeggiare lungo il mare fino alla spiaggia cittadina Svetilnik, una delle 8 della zona.

Il fascino veneziano di Isola si respira nelle stradine tortuose e nei numerosi ristoranti e bar dove gustare la cucina di mare. L’Isolana – La Casa del Mare, museo che raccoglie navi, barche e storie meravigliose (su prenotazione), rappresenta una tappa immancabile per capire l’autenticità della località e la vitalità delle sue tradizioni. Da non perdere anche la visita virtuale del palazzo Besenghi degli Ughi, un edificio a tre piani risalente al tardo barocco.

Il campanile della chiesa di San Mauro, nella parte più alta dell’ex isola, offre il miglior punto di vista per ammirare il reticolo medievale delle vie cittadine. Il Parco archeologico di San Simone, dove un tempo sorgeva un’importante residenza patrizia dell’antica Roma dotata addirittura di un porto, rappresenta una tappa interessante per gli appassionati di storia.

Kamin è il ristorante perfetto per un’esperienza culinaria con vista sul Golfo di Trieste. Qui i piatti di pesce basati sui sapori tradizionali istriani vengono rivisitati in chiave moderna ed esaltati dall’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva biologico istriano. Da segnare in agenda anche Bujol, trattoria dallo stile semplice ma con un’ottima proposta di pescato locale, nota per il baccalà preparato con una ricetta tradizionale e i piatti di pesce azzurro in teglia.

Piazza Capodistria ©Tadej Bernik

Imperdibile tappa a Capodistria: la bellezza che non ti aspetti. Capodistria, situata tra il mondo carsico e submediterraneo, rappresenta un ponte tra queste due realtà. La città dei soli, che decorano i palazzi veneziani medievali, è anche la città del sole, che riscalda la laguna della Riserva Naturale di Val Stagnon, il Ciglione carsico e le pareti da arrampicate di fama mondiale.

Il centro storico di Capodistria conserva con grande cura le tracce del suo lungo passato. Il Palazzo Pretorio, gioiello architettonico della città, testimonia i 5 secoli di appartenenza alla Serenissima. La città vanta anche il Parco archeologico di Muggia Vecchia, dove si possono ammirare i resti dell’antica città romana di Tergeste.

Capodistria offre inoltre numerose attività all’aria aperta come escursioni a piedi o in bicicletta nella natura circostante e arrampicate sulle pareti rocciose. Da non perdere la Riserva Naturale di Val Stagnon, un’oasi di pace e tranquillità immersa nella natura.

Ancarano – Baia San Bartolomeo ©Jaka Ivančič

Infine, andiamo ad Ancarano il paradiso del verde. Scoprite le meraviglie della penisola di Ancarano, dove il clima è mite, la vegetazione rigogliosa e il patrimonio culturale e storico è vario. Immergetevi nella bellezza dei giardini del monastero benedettino, dove i monaci condividevano le loro conoscenze mediche già nell’XI secolo, o esplorate il parco termale dell’ex sanatorio.

Ammirate le bellezze di questa zona unica passeggiando tranquillamente lungo il Sentiero di Bebler o seguendo i percorsi didattici tra i vigneti. A Punta Grossa si trova un’area marina rara e incontaminata, che vanta l’unica fattoria antica interamente conservata sulla costa slovena, un forno comunitario, bunker, due postazioni per cannoni della Seconda Guerra Mondiale e una torre di avvistamento. Questa è la destinazione perfetta per gli amanti del campeggio e della vita all’aria aperta.

Portorose, Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano rappresentano cinque tappe imperdibili per scoprire la bellezza dell’Istria Slovena e immergersi nella sua storia, cultura e tradizioni.

Angela Rover

Istria Slovena: Love Istria: www.loveistria.si/it

Sito generale: www.slovenia.info/it

Portorose e Pirano: www.portoroz.si/it 

Isola: www.visitizola.com/it

Capodistria: https://visitkoper.si/it

Ancarano: https://visitankaran.si/it