3 esposizioni da non perdere
Il 2023 si apre alla grande per quanto riguarda le mostre d’arte
Al volo vi suggerisco tre proposte da cogliere senza indugi, tra oggi e la prima metà di marzo
Piemonte. A Novara “MILANO, da Romantica a Scapigliata”
È questo il titolo della mostra al Castello di Novara, aperta fino al 12 marzo.
Oggi, ancora di più rispetto agli anni precedenti, la mostra, ampia e mai noiosa, allestita dall’associazione “Mets Percorsi d’arte”ha colto nel segno. A mano a mano che si procede nella visita, sempre più si entra nel clima sognante del più autentico Romanticismo lombardo per immergersi a fine Ottocento nell’atmosfera evanescente e piena di fascino della Scapigliatura.
Si parte alla chetichella per scoprire Milano con i suoi vicoli e la sua dinamicità nella prima metà dell’Ottocento. Sono di scena immagini, che raccontano la vita di quei tempi nelle strade piene di vita della città meneghina, dalla “Corsia dei Servi” e “S.Stefano di Giuseppe Canella, alle spettacolari visioni del Naviglio di Giovanni Migliara, alle primissime nevicate di Angelo Inganni, tutto porta a scoprire luoghi ancora oggi vivi, altri scomparsi per sempre. Seguono i ritratti del Piccio, la storia narrata dalla parte del popolo, interpretata da Domenico e Gerolamo Induno.
A movimentare l’esposizione, ecco le scene, quasi un film, di Milano liberata dagli austriaci con il combattimento a Palazzo Litta (chi non lo conosce?) di Baldassare Verazzi e quello a Porta Tosa di Carlo Cannella.
Dalle immagini realiste e del vivere quotidiano degli Induno si arriva a un nuovo linguaggio dell’arte, dove dominano la luce e il colore. S’impongono Filippo Carcano, tacciato di”pittura scombiccherata e impiastricciata”, Mosè Bianchi e Tranquillo Cremona, fino all’affermazione e il trionfo della Scapigliatura.
Un liberi tutti, insomma, dove l’artista cerca nuove strade, dissolve il colore, tanto che Tranquillo Cremona (1837/1878) userà le dita per spalmare il bianco, creando ritratti e atmosfere sognanti dalle forme indefinite.
Bellissima quest’ultima parte della mostra con le tele degli scapigliati, gli artisti che portano i capelli in disordine e non curano l’aspetto esteriore, secondo la tradizione borghese. Si dichiarano bohemien, seguaci di Baudelaire, e alla perfezione della “linea” tanto esaltata da Hayez, antepongono gli effetti di luce e colore. A dominare la scena spiccano le tele di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Luigi Conconi, Giuseppe Grandi.
ORARI. Da Martedi a Domenica, 10-19
Lombardia. A Milano, Lino Tagliapietra, il mago veneziano dell’arte del vetro.
Entrare nella galleria milanese THEPOOL NYC, in via Santa Maria Fulcorina 20, è un’emozione. Come da anni non provavo di fronte a un’opera d’arte.
Protagonista qui è il vetro, in tutto il suo splendore, dai colori, alle forme, alla straordinaria abilità e creatività con cui Lino Tagliapietra, nato a Murano nel 1934, trasforma la materia liquida in arte assoluta. Entrando nella galleria di Viola Romoli, oggi molto ben affermata nel panorama milanese, si resta incantati dalla suggestione suscitata dalle opere dell’artista.
Viene spontaneo cercarne il significato, catalizzati dalla potenza espressiva dei Vulcani o delle lance Masai, anch’esse in vetro soffiato dipinto d’oro.
Endeavor apre l’esposizione, gettando subito il visitatore all’interno dei riflessi della laguna con barche galleggianti e riflessi colorati. Leggere, appese a un filo, le barche sembrano volare come in un sogno, a ricordare l’essenza di Venezia.
Tra i miei preferiti la serie Vulcano: Stromboli mi attira come una calamita con i suoi colori potenti, rosso, giallo, nero, marrone. Lo stesso mi succede con Fuji, il vulcano giapponese, che l’artista rappresenta nei colori del verde.
“Un Viaggio con Lino Tagliapietra” invita a scoprire la vita dell’artista, che inizia a 11 anni nella celebre vetreria di Archimede Seguso, per passare poi da Venini. Riceve premi, partecipa a mostre personali in Italia, in Europa, in Giappone, fino ad aprire un proprio studio a Murano. Dal duemila in poi vola sulla cresta dell’onda, premiato dai musei più famosi del mondo, tanto che oggi divide il suo tempo tra gli Stati Uniti e Murano.
“Lino”, racconta l’amica veneziana Rosa Barovier Mentasti,” ha sdoganato il concetto di considerare il lavoro vetrario come mero esercizio di esasperata artigianalità. Il maestro ricorda, a questo proposito, che nel corso di una al Columbus Museum of Art (Ohio) le sue opere erano esposte, nelle stesse sale, a fianco di dipinto di Cézanne e di una scultura di Brancusi”.
ORARI. Da martedì a sabato 11-13, 15-19. Fino all’11 marzo 2023.
Emilia Romagna. A Palazzo Magnani a Reggio Emilia per una mostra originale
Significativo il titolo L’ARTE INQUIETA. L’urgenza della creazione. In mostra paesaggi interiori, mappe, volti: 140 opere da Paul Klee ad Anselm Kiefer, in cima alle classifiche dopo la mostra spettacolare a Venezia. Fino al 12 marzo
Un’esposizione da non perdere, soprattutto perché la Fondazione Palazzo Magnani riapre le porte della storica sede dopo due anni di chiusura. Nelle sale sfilano opere straordinarie di autori fondamentali per l’arte moderna, come Alberto Giacometti, Jean Dubuffet, Anselm Kiefer, Maria Lai, Alighiero Boetti, Emilio Isgrò, per citare qualche nome.
ORARI. Venerdì, sabato, domenica e festivi 10-19. Mercoledì e giovedì 10-13, 15-19
Silvana Rizzi