Un tributo alla pizza, arte culinaria senza tempo
World Pizza Day: la Pizza celebra il suo giorno mondiale
Oggi 17 gennaio 2024, da ogni angolo del globo si levano i tributi per onorare un’icona della cucina italiana celebrata a livello globale: la pizza. Relativamente semplice nella sua essenza – un impasto di acqua, farina e lievito – la pizza si eleva a simbolo di un patrimonio universale, testimone di una storia profonda e vessillo di una continua innovazione
La Pizza nel segno dell’Evoluzione
Capace di mutare forma e contenuto, la pizza è espressione di una tradizione che non conosce confini. La sua versatilità si manifesta nelle variegate interpretazioni che attraversano le cucine italiane in questa speciale giornata, dimostrando così la profonda incidenza di questo piatto nel panorama enogastronomico.
Rinomati chef si cimentano in creazioni audaci, spatolando nuovi sapori sulla classica base di farina, acqua e lievito. Essi confermano che la pizza è tanto un patrimonio gastronomico quanto una forma d’arte in continua trasformazione.
Dialogo di Sapori: dai Dessert alle Sperimentazioni Etniche

La dolce rivoluzione di Michelangelo Mammoliti ci sorprende con una visione inedita della pizza come dessert. La sua Pizza vegetale si inserisce in un contesto paesaggistico unico – le Langhe – e osa con abbinamenti come pomodoro e albicocca, svelando una nuova dimensione di questo piatto versatile.

Innovazione nella tradizione è il leitmotiv per il Balzi Rossi, dove il chef Enrico Marmo rivisita la Sardenaira ligure. L’aggiunta di un condimento liquido a questo antico piatto è un esempio di come la tradizione possa rinnovarsi senza perdere la propria identità.

Un ponte culturale emerge nei vicoli di Napoli, dove Marco Ambrosino reinventa il Lahmacun. Con tecniche giapponesi e sapori del Medio Oriente, dimostra il potere della pizza di collegare mondi diversi.
La Storia si racconta a Tavola

Vitium: un viaggio stellato è la narrazione di Michele Minchillo, che a Cremona accosta l’artigianalità dell’impasto alla selezione di ingredienti di alto profilo. Ogni pizza diviene, nella sua interpretazione, una mostra gustativa d’impegno e passione.
Audacia e inclusione a braccetto esemplificata dall’amuse bouche Bruschetta alla Pizzaiola, che senza farina accoglie anche coloro che hanno restrizioni alimentari. La pietanza è strettamente legata al territorio, evidenziando l’impegno dello chef Minchillo nel coniugare rispetto per la tradizione e attenzione alle esigenze contemporanee.

Lento è il nuovo veloce per Pasquale Tozzi, che affacciato sul Lago di Garda, ci insegna l’arte della pazienza con la sua Pinsa romana. Una lunga lievitazione che fa emergere sapori autentici e una digeribilità senza pari. La semplicità dell’impasto qui convive con una rigorosa selezione di materie prime.
Rivincita di un Classico: prospettive Future
Rivivendo la giornata mondiale dedicata alla pizza, si coglie un tratto comune: la capacità di questo piatto di reinventarsi, mantenendo saldo il legame con le sue radici italiane, continuando a rappresentare un punto di riferimento culturale e gastronomico.
Il futuro della pizza appare luminoso. Tra innovazioni culinarie, inclusione e rispetto dei gusti internazionali e tradizionali, resta l’elemento unificante di tavole di tutto il mondo. La pizza, nella sua essenza più pura, persiste come simbolo di convivialità e creatività senza tempo.
Il World Pizza Day si conferma non solo una festa del palato, ma anche un momento di riflessione sulla globalità della cucina italiana. Riconosce la pizza come un veicolo di storia e sapore, confermando che i capolavori possono nascere dalla semplicità di ingredienti fondamentali: acqua, farina e lievito.
La Redazione