La natura come cura
Luoghi per guarire di Samantha Walton
L’ultimo saggio di Samantha Walton edito da Ponte alle Grazie, poetessa e docente di letteratura che vive a Bristol. Si intitola Luoghi per guarire e parla di come la natura riesca a curare le ferite dell’anima
Questo luglio rovente regala una novità editoriale che è una boccata d’aria fresca per chi lo legge: Luoghi per guarire di Samantha Walton, autrice inglese che vive a Bristol.
Il titolo originale del saggio è Everybody Needs Beauty e la bellezza di cui parla è quella della natura. A portarlo in Italia è stata la casa editrice Ponte alle Grazie, che lo ha reso disponibile a partire da metà luglio 2022.
La scelta del titolo italiano Luoghi per guarire vuole subito rimarcare qual è il tema principale del libro: la capacità di alcuni posti di avere un influsso benefico su corpo, mente e anima delle persone.
L’autrice, come docente di Letteratura moderna alla Bath Spa University, ha portato avanti studi incentrati sul legame tra natura e salute mentale.
Da poetessa ha anche uno sguardo particolare sulla realtà circostante, fatto che emerge nel suo ultimo saggio. Già i letterati più famosi del passato avevano intuito l’influenza positiva della natura sull’uomo tanto da rendere il tema oggetto di opere intere. Le Bucoliche di Virgilio sono uno degli esempi più eclatanti in questo senso.
Tra le pagine di Luoghi per guarire ritornano spesso i rimandi letterari, proprio per la formazione peculiare dell’autrice.
Il volume può essere definito un saggio di taglio ibrido, dove l’elemento umanistico e simbolico si fonde con quello scientifico. Walton infatti cita molte ricerche per dimostrare dati alla mano quanto il contatto con la natura possa essere terapeutico per il corpo e per lo spirito.
Perdersi nelle profondità dei boschi, sostare in un parco cittadino, nuotare tra le acque del mare o di un lago, passeggiare lungo una stradina di montagna, qualunque sia l’ambiente naturale scelto è scientificamente provato che visitarlo porti giovamento alla propria salute fisica e mentale.
Il saggio ha una suddivisione basata sulle diverse tipologie di luoghi, per esempio c’è un capitolo dedicato all’acqua dove si parla di terme e benessere. Viene anche citato il caso particolare di Lourdes, tenendo uno sguardo laico ma rispettoso e aperto.
Con rigore metodologico unito a una prosa scorrevole, l’autrice indaga sui vari modi in cui si esprime il potere curativo della natura, dando voce a tesi che non solo sono attestate dalla scienza, ma sono state provate e verificate da lei stessa personalmente. Si tratta di esperienze in cui è facile riconoscersi, perché tutti le abbiamo vissute almeno una volta nella vita.
Il libro vuole distinguersi dalle altre guide che invitano all’immersione nella natura, ma lo fanno con ricette preconfezionate e consumistiche, per cui, assunta la propria dose consigliata di verde, subito dopo si ritorna come prima.
Rifugiarsi in luoghi incontaminati non deve essere un modo per fuggire dai problemi, ma una via privilegiata per poter venire a patti con la realtà, abbracciandone tutti gli aspetti, anche quelli più negativi e duri da accettare, come una perdita o un fallimento di qualche tipo. Questo è il messaggio più importante che vuole trasmettere Luoghi per guarire.
Uscendo dalla logica consumistica del frequentare la natura per moda o per vivere un momento di piacere, si potrà beneficiare di tutto il potenziale catartico dell’esperienza, fino a giungere all’elaborazione dei lutti e dei dolori patiti, in un processo di arricchimento interiore veramente salvifico. E il risultato è particolarmente efficace quando passa attraverso la condivisione.
La malinconia, la nostalgia, la solitudine, il dolore fanno parte della vita, non si possono cancellare a comando dalla propria esistenza. Occorre perciò imparare a conviverci con l’aiuto delle altre persone e della natura, trovando in essa ristoro, pace, liberazione, in una parola: un medico per le ferite della propria anima.
Beatrice Maria Beretti
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