Surrender: i luoghi degli U2
Un viaggio alla scoperta di Dublino seguendo le tracce della famosa band irlandese
Surrender, il libro di Bono, è arrivato nelle librerie! Il cantante sottolinea l’importanza dei luoghi che hanno fatto parte della sua vita
Per questo motivo l’artista visita la città natale Dublino, con il progetto di un documentario che accompagni la sua vita
“Ho cominciato a scrivere questo libro nella speranza di realizzare un disegno dettagliato di quanto mi ero limitato a schizzare con le canzoni. Le persone, i luoghi e le possibilità della mia vita. Surrender, ‘arrenditi’, è una parola carica di significati per me. Essendo cresciuto nell’Irlanda degli anni Settanta con i pugni alzati (musicalmente parlando), non era una prospettiva che mi venisse naturale. È una parola che avevo solo sfiorato prima di mettermi a raccogliere le idee per il libro. Ancora oggi sono umilmente alle prese con questo imperativo. Negli U2, nel mio matrimonio, nella mia fede, nella mia vita da attivista. Surrender è la storia di un pellegrino immobile… che si è divertito un mondo durante il viaggio”. Bono
Il viaggio alla ricerca delle sue tracce inizia da Glasnevin, il quartiere d’infanzia, al quale venne dedicata anche una canzone nell’album Song of Innocence.
Il percorso prosegue verso la scuola Mount Temple Comprehensive, nel quartiere di Clontarf, luogo in cui Larry Mullen espose l’annuncio alla ricerca di musicisti per il suo gruppo. La prima jam session del complesso avvenne nella cucina del futuro batterista presso Rosemount Avenue. Nello stesso quartiere è possibile visitare la casa natale di Bram Stoker autore del celeberrimo “Dracula” e nei dintorni Clontarf Castle Hotel.
Il tour procede spostandosi al centro di Dublino verso il parco St. Stephen’s Green e South Anne’s, luoghi importanti per il McGonagle’s, locale dove gli U2 si sono esibiti nel 1978. Per quanto riguarda la cultura invece è decisamente imprescindibile una tappa a Merrion Square Park, il parco che ospita la statua di Oscar Wilde, la cui celebre frase sulla cui base Bono scrisse la citazione: “Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero“.
Se state cercando un posto dove mangiare e bere, vi suggeriamo Temple Bar.
È una delle zone più popolari di Dublino e offre molti posti interessanti da visitare.
Uno fra questi è il Clarence Hotel, un boutique hotel ospitato in un edificio storico sulle rive del fiume Liffey, in precedenza di proprietà di Bono e The Edge, conosciuto per i video di “Beautiful Day” e “Elevation” nel 2000, anche sede del Cleaver East, un ristorante interno di proprietà di uno degli chef stellati più fantasiosi d’Irlanda.
Poco distante si trova il Project Arts Centre, sede di arti performative dove Paul McGuinness vide per la prima volta gli U2 nel 1978.
Il ponte di Ha’Penny è un’altra attrazione d’interesse per i fans della band.
Dublino è una città ricca di cose da vedere e da fare. Potete fare una sosta all’Hard Rock Cafe, dove sono esposti cimeli dello Zoo TV Tour degli U2, gli occhiali da sole di Bono del video di “Beautiful Day” e il testo scritto a mano della loro canzone “Please”.
Da non perdere anche il Little Museum of Dublin, con una piccola ma ben fornita collezione dedicata agli U2. E quando avrete finito The Spire è proprio dietro l’angolo: una torre d’acciaio di 120 metri dedicata alla luce.
Un’altra sede storica per la band, nella zona dei docks, è lo spazio concerti 3Arena, ex Point Depot. Si trova sulla riva nord del fiume e può essere raggiunto a piedi.
La location è collegata tramite un ponte girevole al Tom Clark Bridge (che forse ricorderete da “October”).
Anche la zona del porto merita di essere esplorata come l’EPIC Museum, un museo interattivo dedicato alla diaspora irlandese.
L’U2 Walkin’ Tour infine, prevede tappe che spaziano da un’antica sede di un giornale all’ultima dimora di suo padre, fino al luogo in cui ha scritto la sua prima canzone (“I Will Follow”).
Francesca Martini
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