Rievocazione nella storica tenuta risicola

Il 1 luglio, nella Bassa novarese, Cascina Grampa ha ospitato un evento per celebrare l’epopea delle mondine, le antiche lavoratrici delle risaie

©Camillo Balossini

Da un passato contadino ormai scomparso tornano le mondine, le lavoratrici delle risaie divenute protagoniste di tanti film e romanzi.

Per celebrarne il mito il 1 luglio è stato organizzato un evento a loro dedicato nella suggestiva cornice di Cascina Grampa, storica tenuta risicola di San Pietro a Mosezzo (NO) che da oltre cinque secoli è attiva nella produzione di riso.

Alla presenza della stampa e di alcuni ospiti istituzionali si è svolta la proiezione di un audiovisivo e di alcuni filmati in chiave neorealista realizzati nell’ambito del progetto Edularp – educational live action role play – Riso amaro. Quella del 1 luglio è solo un’anteprima, poi all’inizio del prossimo anno scolastico si terrà a Novara la presentazione ufficiale.

I filmati sono stati girati nel maggio scorso tra gli ambienti di Cascina Grampa e vogliono ricreare le atmosfere di un momento particolare del 1936, quando ci fu l’ultima giornata di scioperi indetta dalle mondine per difendere i loro diritti di lavoratrici.

A coordinare tutta la realizzazione degli audiovisivi è stato l’ITI Omar di Novara, che ha coinvolto nel progetto non solo suoi studenti e studentesse, ma anche quelli dell’ISPS Kandinsky di Milano e di altri istituti novaresi, tra cui l’Ipsia Nervi Bellini che si è occupato anche di confezionare gli abiti di scena e il make up, il Liceo Scientifico Antonelli e lo storico Istituto agrario Bonfantini che ha fornito il riso coltivato dagli studenti. Ottanta giovani delle scuole secondarie hanno quindi collaborato alle riprese anche interpretando i personaggi tramite improvvisazione.

La regia è stata affidata a Gabriele Giannini, mentre a curare la parte storica e tecnica sul riso sono stati Andrea Capone, professore dell’ITI Omar di Novara, e Giulia Varetti, guida turistica e giornalista esperta di riso e risaie.

HUP Live experience si è invece occupata degli aspetti organizzativi. L’Edularp messo in scena fra le risaie di Cascina Grampa fa parte delle attività previste dal progetto integrato Riso Amaro dell’ITI Omar di Novara finanziato con i fondi Monitor440 del Ministero dell’Istruzione.

Cascina Grampa tra tradizione e innovazione

La scelta di ambientare un film sulle mondine nella Bassa novarese in Piemonte non stupisce vista la sua fama di terra del riso e della tradizione agreste. Cascina Grampa poi vanta una storia secolare nella produzione risicola. Di proprietà dei Testa da molti anni, l’azienda continua ancora oggi a essere guidata da un membro di quella famiglia: dal 1998 infatti è Giovanni Testa a orientarne le attività.

Cascina Grampa offre lo sfondo ideale per girare un film che riesca a ridare centralità a una civiltà agricola così importante per lo sviluppo del nostro Paese, ma spesso poco valorizzata, come hanno ricordato il curatore Andrea Capone e il regista Gabriele Giannini presenti all’anteprima.

Ricostruire il passato contadino della Bassa novarese è particolarmente facile in un luogo come Cascina Grampa, che preserva intatti macchinari antichi e tradizionali, perfettamente funzionanti. L’intento dell’azienda è addirittura quello di riportarli a regime per la produzione.

©Camillo Balossini

Si tratta di macchinari che dal 1600 fino agli anni ‘50 del secolo scorso erano usati per sbramare il risone grazie all’azione dei pestelli della storica pista in pietra e legno (una sorta di mortaio multiplo in serie). Il processo successivo prevedeva poi lo sbiancamento e la brillatura con le macchine a elica (a garanzia di un chicco perfettamente integro), tutte azionate dalla forza propulsiva della ruota del mulino alimentato dalla roggia Crosa.

Presto questo impianto tornerà a essere operativo, diventando un unicum nel Nord Italia, e lo farà grazie alla realizzazione di un meccanismo sostenibile a energia ibrida (idraulica ed elettrica). Il rispetto dell’ambiente perseguito dall’azienda si coniuga a una lavorazione altamente conservativa dei chicchi, che riescono così a preservare proprietà organolettiche e tenuta di cottura superiori.

Con questo tipo di operazioni, Cascina Grampa dimostra che artigianalità e tradizione non sono necessariamente incompatibili con modernità e tecnologia. Giovanni Testa, forte delle sue competenze da ingegnere, ha voluto proprio differenziare la sua azienda dalle altre in tale modo, dando priorità al recupero di macchinari e metodi di lavorazione antichi per poter restituire al riso l’integrità e la bontà originaria.

Una rievocazione sullo schermo e dal vivo

La giornata del 1 luglio ha avuto come momento centrale la proiezione dei filmati del progetto Edularp. Tuttavia, belle sorprese sono arrivate anche dopo, quando la realtà agreste vista attraverso lo schermo ha preso vita con la visita della cascina e di tutte le sue meraviglie d’altri tempi: il mulino, la pista da riso e gli antichi macchinari.

©Camillo Balossini

Particolarmente suggestiva è la rustica Casa delle Mondine, all’interno della quale sembra quasi di sentire ancora i canti di lavoro delle donne impegnate nelle risaie. Ogni estate viene riallestita proprio perché testimonianza di una civiltà perduta che non tornerà più, ma che è stata una parte preziosa della nostra storia comune.

Giovanni Testa dimostra di essere consapevole dell’importante eredità che la sua azienda deve tramandare: «Il fascino della Cascina Grampa fa vivere l’esperienza di un mondo ormai dimenticato con la sua corte chiusa, con l’antica stalla e il sovrastante fienile, la casa dei salariati, i locali dormitorio e refettorio delle mondine e la stessa casa padronale in cui viviamo».

La Paniscia della chef Monica Ruspa di Novara

A conclusione dell’originale giornata rievocativa si è svolto un pranzo sotto il portico ispirato a piatti, vini e sapori del territorio. Le pietanze servite sono state preparate con prodotti di aziende della Bassa novarese partner dell’evento.

Cascina Grampa è aperta a visite in date fisse o su appuntamento. Al suo interno è presente anche un piccolo punto vendita con il riso nelle varietà prodotte: Baldo, Carnaroli, entrambi anche in versione riserva e Apollo, brillato o integrale. 

Il RisoTesta lo si può acquistare anche on line sul sito dell’azienda, nella sezione “il mio negozio”.

Beatrice Maria Beretti

Azienda agricola Valsesia – Sillavengo per salumi, 
salam d’a duja, salame cotto, fidighin 
agricolavalsesia.com
Toma di Piode fornita dalla Cooperativa Alla Fonte 
www.cooperativallafonte.it
I vini Vespolina e Rosè di Briona (vini Alto Piemonte)
www.vignetivalleroncati.it
Biscotti con farina di riso Riso Testa sono stati fatti 
dal laboratorio di pasticceria di Caripignao Sesia