Helsinki: la città all’insegna del Design

La capitale della Finlandia interpreta il design come stile di vita e si rinnova costantemente. Vediamo insieme le novità

“Il design fa parte della vita quotidiana di Helsinki. È uno strumento per migliorare la città e creare soluzioni alle esigenze delle persone”

OODI ©TuomasUusheimo

Una dichiarazione interessante, non trovate? Il design come risposta ai bisogni, come modo di strutturare gli spazi in favore della popolazione.

Dieci anni fa la città finlandese era stata World Design Capital e da allora è un fermento di idee, progetti e innovazione.

In realtà l’orientamento era chiaro già dagli Anni Novanta, quando il Comune rilevò un’ex area industriale, Kaapeli Cable Factory. La fabbrica che dopo la seconda guerra mondiale produceva cavi, in seguito acquisita da Nokia, divenne un bene pubblico. Da allora il più grande centro culturale della Finlandia mette i suoi spazi a disposizione di arte, cultura, danza e brand.

All’interno del polo è stata inaugurata in questi giorni Tannsin Talo – Casa della Danza – che da marzo avrà un cartellone internazionale. Tannsin Talo, coi suoi 5400 mq e 935 posti a sedere, ha il palcoscenico più grande del Nord Europa, per la gioia delle produzioni più creative. Del resto, la danza è importante nel Paese; pensate che il corpo di ballo nazionale, che si esibisce all’Opera, è stato fondato soli quattro anni dopo la dichiarazione d’indipendenza dello stato.

Dentro Cable Factory è stato aperto in gennaio anche Pikku Finlandia – Piccola Finlandia – lo spazio polifunzionale con caffè e terrazze. Ispirato alle foreste finniche, con colonne che evocano alberi, quando terminerà la sua ragion d’essere, ovvero sostituire Finlandia Hall, il centro congressuale progettato da Alvar Aalto in restyling, verrà “spostato” e diventerà una scuola.

Kiasma Museum
©Susanna Kesanen

In aprile riaprirà rinnovato il bellissimo Kiasma, museo di arte contemporanea in pieno centro. Il suo bookshop rivaleggia con i negozi del Design District.

Tutto è in movimento a Helsinki. Pensate che nel solo 2018 sono stati inaugurati due spazi molto speciali

AmosRex©Mika Huisman

La biblioteca OODI, che è a disposizione tutti i giorni da mattina presto a sera tardi, e il museo Amos Rex , che accoglie una collezione permanente e mostre a rotazione. La collezione, grazie alla Fondazione Frosterus, offre mirabili esempi del post Impressionismo, mentre le esposizioni spaziano da arte antica a modernismo ad arte contemporanea e videoarte.

Design anche a tavola e… a letto

L’ultimo hotel ad aprire prima della pandemia era stato U14. Il boutique hotel di 117 camere, che ha rivisitato lo stile finnico all’insegna di un’atmosfera cozy, ha un livello talmente alto che la catena Marriott l’ha incluso nella sua linea Autograph Collection. Alta gamma al ristorante, al cocktail bar, nel fitness centre. Location ottima, vicino al parco Esplanadi e alla piazza del Mercato.

Aprirà in aprile AX Hotel, acronimo di Art Experience.

Art Hotel AX, rendering

Sono stati chiamati a raccolta numerosi artisti finlandesi per creare qualcosa di unico attorno al concetto di arte moderna nazionale. Non solo dal punto di vista dell’architettura e del design ma anche delle esperienze artistiche per gli ospiti.

Ci saranno 173 eleganti sistemazioni e ristoranti ma anche attività in varie fasce del giorno, dentro e fuori l’hotel. Un nuovo hotel esperienziale che si preannuncia molto stimolante.

Finnjävel Salonki ©Martin Sommerschield

Finnjaveli sorge all’interno di Helsingin Taidehalli, tipico edificio Anni Venti, destinato a mostre ed eventi culturali. La stessa creatività aleggia nelle due sale del ristorante. Sali è l’ambiente più casual, ideale per provare la cucina finlandese recuperata dalle ricette di famiglia. Salonki è il ristorante gourmet, che nel 2021 ha ottenuto una stella Michelin ed è l’indirizzo sofisticato per le cene più glam.

Nolla

 

Nolla è il primo ristorante zero spreco dei paesi nordici. Tre chef – che curiosamente provengono da Serbia, Portogallo e Spagna – hanno ideato una catena del cibo rispettosa. Ingredienti di stagione dai produttori locali si trasformano in menu sostenibili per l’ambiente e l’economia locale; i piatti, gustosi e originali, sono il punto finale di una ristorazione virtuosa. 

Luisella Colombo