©Emanuele Rambaldi

La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha allestito una mostra dedicata al rapporto tra arte e moda, intitolata “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968”

La mostra che si tiene presso il Museo Civico San Domenico in Romagna dal 18 marzo al 2 luglio 2023, è diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca e copre un periodo di tre secoli, dall’Ancien Régime al secondo Novecento. Oltre 300 opere esposte, tra cui quadri, sculture, accessori, abiti d’epoca e contemporanei.

È la prima esposizione del suo genere e rappresenta un vero e proprio kolossal. Le opere presentate attraversano la Rivoluzione francese, il Romanticismo, la Macchia, l’Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche sino ad oggi. Vuole mettere in evidenza il rapporto tra arte e moda, dove l’arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda appartiene definitivamente alle arti.

L’abito viene considerato come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta o come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione.

La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti sarà protagonista dell’esposizione.

L’abito modella, nasconde, dissimula e promette il corpo, diventando così opera e comportamento. L’arte diventa racconto e sentimento del tempo

Tra le opere esposte Ritratto dell’avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni, Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini, Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu(1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse, accanto al Panciotto di Marinetti(1923 – 1924) di Fortunato Depero, la Camicia Orlando (A/I 2001-02) di Gianfranco Ferré, il Delphos in seta con sopravveste in velluto (1920 circa) di Mariano Fortuny in dialogo con una Kore di tipo Eleusi della fine del II secolo e l’Abito da giorno “Linea Assira” (1961) di Germana Marucelli e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli.

L’esposizione forlivese porta in Italia capolavoriprovenienti da importanti istituzioni museali internazionali quali, tra gli altri, il Musée d’Orsay di Parigi, la Galleria Belvedere di Vienna, il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra, la Klimt Foundation e il MAK- Museum of Applied Arts, di Vienna, la Galerie Neue Meister di Dresda, Le Domaine de Trianon | Château de Versailles, il Kunstmuseumde l’Aia, il Museum National di Cracovia, il Castello Reale di Varsavia.

Accanto ad essi i maggiori musei italiani: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca Agnellidi Torino, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Civici di Mantova, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma – Fondazione Giorgio Cini di Venezia Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, la Fondazione Magnani Rocca di Fontanellato, le Gallerie d’Italiadi Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cariverona, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, i Musei Civici di Padova, la Galleria d’Arte Modernadi Roma, il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d’arte Moderna Restivodi Palermo.

Prestigiosi anche i prestiti degli abiti e degli accessori provenienti da fondamentali case di modacome GiorgioArmani, Curiel, Christian Dior Couture, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin; e da importanti istituzioni come Palazzo Morando – Costume Moda Immagine di Milano, Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, Archivio Storico Galitzine, il Museo Ferragamo di Firenze, il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, il Museo del Costume – Castello di Donnafugata di Ragusa, Biblioteca e Archivio d’impresa Max Mara, il Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento, il Museo Mariano Fortuny y Madrazoe il Museo Correr di Venezia, la Fondazione Archivio Capogrossidi Roma, l’Archivio Germana Marucelli di Milano, gli Archivi Mazzini di Massa Lombarda, l’Atelier Fortuny di Venezia, la Collezione Tirelli Trappetti di Roma e la Collezione Massimo Cantini Parrini. Importanti anche i prestiti da collezioni private, fra cui quella di Alberto Tagliabuee Giovanna Frossi.

Tintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico insieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino, Giorgio Armani, John Galliano per DiorGucci, Tom Ford, Cristobal Balenciaga: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturierprotagonisti.

Non perdete l’occasione di visitare questa mostra unica nel suo genere.

Angela Rover

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