Gorlago: un angolo di Lombardia da non perdere
Benvenuti a Gorlago, un luogo di storia e bellezze artistiche
Gorlago è un piccolo borgo situato a soli 15 km da Bergamo in Lombardia è un paese con una storia molto importante, ricca di arte e cultura
Durante il Medioevo, Gorlago si trovava in una posizione strategica e veniva spesso attaccato da nemici. Per proteggere il paese, sono state costruite molte fortificazioni e in seguito la Repubblica di Venezia ha portato pace e fine alle rivalità. Purtroppo, nel XIX secolo, Gorlago ha avuto dei problemi a causa di una carestia e di incendi. Oggi, Gorlago ha ancora molti edifici storici, come chiese e ville, che possono essere visitati per ammirare l’arte e l’architettura antica.
In questa descrizione dettagliata, vi presenteremo alcuni dei punti salienti di questo luogo affascinante.
Chiesa di San Pancrazio
Costruita nel XV secolo e ristrutturata nel XVIII, la Chiesa di San Pancrazio è un vero gioiello architettonico. La sua navata a pianta ellittica la rende unica nel suo genere. All’interno della chiesa si trova una collezione di opere d’arte cinquecentesche che decoravano la chiesa originale del XV secolo. Queste opere sono state realizzate da rinomati artisti lombardi come Moretto, Giovan Paolo Cavagna, Carlo Ceresa e Giovan Battista Moroni. Tra le opere più famose ci sono il celebre Giudizio Universale, legato alla leggenda della vicina Casa Torre, e l’Adorazione dei Magi, una delle massime realizzazioni dell’artista e ispirazione per la Street Art del nuovo parco sul fiume Cherio. Le tele monumentali dell’artista veneziano Francesco Polazzo, realizzate durante la ricostruzione settecentesca della chiesa, completano questa preziosa galleria.
Chiesa di Sant’Andrea
La Chiesa di Sant’Andrea al Castello è un’altra meraviglia architettonica di Gorlago. Questa chiesa romanica, situata nell’antico quartiere del paese, è inconfondibile per il suo antico portale. Originariamente costruita come cappella del castello della famiglia Lanzi, ospita un palinsesto decorativo unico nel suo genere. Affreschi altomedievali si mescolano all’opera di Giovan Paolo Cavagna, uno dei più grandi pittori manieristi di Bergamo. Dal 1760 questa piccola e preziosa chiesa è conosciuta anche come “chiesa di Sant’Anna”, in relazione alla pioggia che cadde il 26 luglio dopo un lungo periodo di siccità. Ancora oggi la comunità di Gorlago festeggia quella data animando le vie della contrada con eventi e un appuntamento conviviale aperto a tutti.
Villa Siotto Pintor
Villa Siotto Pintor prende il nome degli ultimi proprietari di origine sarda. La famiglia Siotto Pintor si trasferì a Gorlago a metà del XIX secolo per servire il Regno d’Italia. Per ricordare la loro terra d’origine, portarono con sé una quercia da sughero che ancora oggi si trova nel cortile della villa e saluta i visitatori. L’edificio è antico, ma la sua facciata è eclettica e l’interno è finemente decorato con arredi del XIX secolo. Quando si entra, gli arredi e i complementi originali fanno sembrare che il tempo si sia fermato e si può quasi immaginare Diodato Siotto Pintor, il proprietario della casa, nella sua alta uniforme di ufficiale dell’esercito del Regno d’Italia.
Casa Quadra
Casa Quadra è uno spazio privato aperto al pubblico in determinati periodi dell’anno. La sua iconica torre a base quadrata spicca tra gli altri edifici. Contrariamente a quanto si possa pensare, il nome “Quadra” deriva dalla dominazione veneziana, quando veniva utilizzato per indicare una giurisdizione amministrativa. L’edificio era la residenza del rappresentante della Quadra di Trescore, simbolo di prosperità e autorità. Sebbene gran parte della sua originaria imponenza sia andata perduta, rimangono gli affreschi cinquecenteschi di Giovan Battista Castello, che raffigurano le Storie di Ulisse. Ora questi affreschi sono disponibili per tutti attraverso un Virtual Tour.
Villa Gozzini
Risalente al XVI secolo, Villa Gozzini ha un aspetto severo e compatto dalla strada. Ma chi ha il privilegio di attraversare il parco privato scopre l’eleganza raffinata di questa villa. Gli spazi esterni sono caratterizzati da preziose decorazioni in terracotta e altre tipologie artistiche, mentre la villa viene aperta solo in occasioni speciali. L’esterno della villa è adornato con preziose decorazioni in cotto e marmo, mentre all’interno delle sale si trovano affreschi manieristici di Giovan Paolo Cavagna. Le due ali ornate e la doppia loggia del corpo centrale sono bilanciate dagli alberi monumentali del giardino. Il paesaggio circostante è composto da Cedri del Libano, Lecci, Palme e altre specie arboree, creando uno spazio verde speciale che rende omaggio al glorioso passato della villa, al vicino castello e al borgo che li ospita.
Villa Bolis
Villa Bolis prende il nome dal suo ultimo proprietario, il tenore Luigi Bolis. Acquistata dalla famiglia Piatti a metà del XIX secolo, questa villa è un vero tesoro di ricordi e cimeli. La parte più antica dell’edificio risale al 1500 e conserva ancora testimonianze degli affreschi originali, decorati con le cornici in pietra di porte e finestre. Nel corso degli anni l’edificio è stato ampliato, modificando il suo aspetto esteriore e conformandosi allo stile dell’epoca, in forme neoromantiche.
Palazzo Gaurneri-Gozzini
Palazzo Guarneri-Gozzini, luogo privato visitabile solo in determinate occasioni, si trova nella stessa posizione strategica in cui sorgeva l’antico castello della famiglia Lanzi: una rupe a picco sul fiume Cherio che un tempo era la porta d’accesso alla valle e al Colle degli Angeli. Col passare degli anni, l’antica fortezza ha perso il suo scopo difensivo per trasformarsi in un grande palazzo nobiliare. Il cortile interno, con la sua doppia loggia caratterizzata da colonne e archi a tutto sesto, custodisce numerose e preziose sale affrescate. L’unica parte rimasta dell’antico castello è la base della torre, costituita da robuste pietre squadrate, che si erge come una bella quinta che conclude la prospettiva della Contrada Castello.
Il nuovo Parco Moroni
Il Parco Moroni si trova sul fiume Cherio ed è un’area ricreativa e un punto di collegamento per le piste ciclabili Milano-Monaco e Bergamo-Brescia. La pista ciclabile della Val Cavallina si estende fino al centro storico di Gorlago e il parco offre un’esperienza unica che combina natura, arte di strada e storia. All’interno del parco ci sono aree alberate, strutture ludiche e spazi per il relax, come una vasca erbosa per prendere il sole e fare picnic, e un angolo ombreggiato per le giornate più calde. L’arte di strada è realizzata da Paolo Baraldi (Il Baro) e fa parte del progetto StreeArtBall (SAB), che mira a riqualificare gli spazi pubblici urbani.
Parco del Malmera, dei Montecchi e del Colle degli Angeli
La Cascina Alpina, aperta stagionalmente con servizio di ristorazione, è l’ingresso del PLIS – Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Malmera, dei Montecchi e del Colle degli Angeli. L’area è ricca di fitti boschi e terrazze. Il rumore dell’acqua che scorre accompagna i fitti boschi che si alternano a terrazze soleggiate, testimonianza di secoli di sforzi agricoli e del sapiente lavoro dell’uomo che ha plasmato il paesaggio per coltivare la vite. I pendii ombrosi, invece, dimostrano la costante cura del bosco e dei suoi frutti selvatici che ha preservato l’ecosistema originario. Chi è interessato a passeggiate e trekking può percorrere i sentieri pianeggianti lungo le rive del Cherio o quello che risale la collina per raggiungere il Castello degli Angeli, offrendo una vista panoramica sul paese di Gorlago e sulla Pianura Padana.
Biblioteca comunale
È degno di nota il fatto che la biblioteca comunale, luogo d’incontro e di grande impegno culturale, si trovi nell’antico palazzo novecentesco. Questo palazzo, un tempo sede del Municipio e delle Reali Poste e Telegrafi, ha conservato le iscrizioni e le decorazioni in stile liberty. Inoltre, Gorlago ospita un importante concorso di calcografia.
Abbazia di San Paolo d’Argon
A pochi chilometri da Gorlago si trova la magnifica Abbazia di San Paolo d’Argon, un imponente luogo di culto cattolico situato a San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo.
Questa chiesa è considerata uno dei migliori esempi di architettura barocca dell’intera provincia e diocesi di Bergamo.
Costruito sulle fondamenta di un’antica chiesa romanica, consacrata nel 1198, l’edificio attuale è una testimonianza della dedizione e del duro lavoro dell’architetto luganese Domenico Messi. Con l’inizio dei lavori nel 1684, la chiesa fu completata rapidamente e con passione e fu consacrata già nel 1690.
La magnifica facciata della Chiesa di San Paolo d’Argon è uno spettacolo stupefacente, costruita con marmo bianco di Trescore e Zandobbio e suddivisa in tre ordini, ciascuno gradualmente decrescente in altezza e scandito da doppie lesene. Nell’ordine inferiore si apre un ampio portale a timpano fiancheggiato da colonne ornate di cherubini, mentre nei due ordini superiori si trova lo stemma del monastero, la spada di San Paolo. Nelle nicchie della facciata si trovano le statue dei santi Pietro, Paolo, Benedetto e Scolastica, mentre sul lato sinistro è visibile la parte inferiore di un campanile in pietra arenaria, costruito nel 1675 vicino al presbiterio. Nel 1737 e nel 1739 l’architetto Candido Micheli di Albegno costruì un nuovo campanile e nella parte settentrionale della chiesa, in un piccolo giardino, si trova la testa monumentale della statua di San Paolo, che originariamente si trovava in cima al campanile ma che cadde a causa di un fulmine nel 1823. La Chiesa di San Paolo d’Argon è uno spettacolo mozzafiato e la sua imponente facciata testimonia l’abilità e la passione dei suoi costruttori.
La maestosa Chiesa di San Paolo d’Argon stupisce con la sua grandiosa navata unica a forma di ottagono irregolare, sormontata da un’imponente volta a botte con archi spioventi ad ogni estremità. Gli splendidi affreschi della volta, che onorano i santi Paolo e Benedetto, furono magistralmente realizzati dal comasco Giulio Quaglio tra il 1712 e il 1713.
Pedalando tra i paesaggi lombardi
Gorlago, è diventato uno dei luoghi ideali per scoprire la bellezza della provincia in bicicletta grazie al progetto “Trame Nascoste: arte, natura a pedali a Gorlago”. Il progetto, finanziato dalla Regione Lombardia, offre ai visitatori l’opportunità di esplorare i tesori nascosti del borgo e dei suoi dintorni attraverso percorsi ciclabili appositamente creati.
Questa iniziativa promuove il turismo sostenibile e permette ai ciclisti di immergersi nella bellezza dei paesaggi lombardi mentre godono di un’esperienza culturale unica.
Grazie al portale internet (www.tramenascoste.it) ricco di storie e proposte di visita, è possibile scoprire i numerosi tracciati cicloturistici.
I tracciati cicloturistici ben documentati e facili da seguire attraversano un paesaggio culturale da riscoprire e assaporare grazie anche a un’eccellente offerta enogastronomica. Dai borghi, dalle vigne e dai colli del Serio, riuniti sotto l’egida delle Terre del Vescovado, fino all’area di Bergamo e del Lago d’Iseo: si parte da Gorlago e vi si fa ritorno, usufruendo di un’area di parcheggio comoda e facilmente accessibile.
Gli itinerari ciclabili sono vari per le famiglie, per chi desidera fare giri di media lunghezza non particolarmente impegnativi o, per chi ama affrontare terreni tecnici e con dislivelli importanti.
L’App Komoot offre informazioni dettagliate sul tipo di fondo e sull’estensione dei pezzi asfaltati, sterrati e misti. Molto ricche anche le informazioni sui maggiori punti d’interesse.
Tutte le tracce possono essere seguite in modo totalmente indipendente, ma nel corso dell’anno le attività legate a “Trame nascoste” prevedono anche l’organizzazione di uscite accompagnate da guide professionali e con la possibilità di noleggiare le e-bike adatte.
La Redazione
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