Alla guida lo chef tristellato Norbert Niederkofler

A settembre apre a Milano Horto, ristorante etico e sostenibile dall’offerta culinaria d’eccellenza. A dirigerne la cucina sarà lo chef tristellato Norbert Niederkofler

©Mattia Parodi, Art Direction Motel409

Poter assaporare piatti gustosi in un contesto piacevole per gli occhi è ciò che la maggior parte delle persone cerca in un ristorante. Se poi il locale è impegnato a sostenere scelte etiche ed ecologiche, ancora meglio.

Tutto questo è quanto offre Horto, il nuovo ristorante che aprirà a Milano a fine giugno 2022. Sarà collocato in posizione centralissima, sul rooftop dell’esclusivo complesso The Medelan, in via San Protaso 5, a pochi passi dal Duomo, dalla Scala e dalle altre principali attrazioni meneghine.

Horto vuole essere una piccola oasi di pace nella frenetica Milano, un luogo dove potersi ritagliare un momento di rilassante evasione, dove potersi immergere in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e dover poter riscoprire la bellezza di vivere a contatto con la natura. Il suo nome è infatti strettamente legato all’ambientazione vegetale da cui è abbellito ed è ispirato agli Horti Conclusi medievali, spazi verdi all’interno dei monasteri dedicati alla coltivazione di piante rare.

Si tratta di un progetto gastronomico e culturale che intende incarnare un modello internazionale basato sulla sinergia tra cucina e territorio, dove l’una e l’altro entrino in reciproco rapporto con rispetto e aderenza a determinati principi etici. In particolare, Horto, in risposta al mondo caotico e rumoroso di oggi, mira a far recuperare agli uomini un sano ed equilibrato rapporto con il tempo. In quest’ottica si inserisce il concetto di ora etica, filosofia a cui il nuovo ristorante si ispira e che abbraccia tutti gli elementi del suo microcosmo.

©Mattia Parodi, Art Direction Motel409

Aderire al modus vivendi dell’ora etica vuol dire innanzitutto valorizzare il territorio a filiera corta, che significa riscoprire le ricchezze culinarie della regione, materie prime rigorosamente stagionali, collaborando con cascine, caseifici, agricoltori e produttori a non più di un’ora dal centro di Milano, i quali possono organizzarsi tra loro quasi in una sorta di consorzio, così da creare ulteriori sinergie. Queste sono tutte scelte che hanno un impatto positivo sull’ambiente, perché la filosofia dell’ora etica è strettamente legata al tema della sostenibilità.

Un’altra pratica virtuosa di Horto, che rientra in questa linea di pensiero, è il ricorso a pesce di lago e acqua non imbottigliata. Inoltre, gli arredi del ristorante sono realizzati con materiali naturali e di recupero: il pavimento proviene per esempio da vecchie botti di aceto, mentre l’intonaco è bio-climatico e biodegradabile. Non solo: le divise sono prodotte in collaborazione con realtà emergenti, utilizzando tessuti riciclati.

L’ora etica significa anche promuovere il rispetto del tempo dei lavoratori e per questo il ristorante rimarrà chiuso la domenica. Vuol dire altresì favorire il rispetto del tempo degli ospiti, i quali potranno vivere le emozioni dell’alta cucina senza che l’esperienza si dilunghi eccessivamente.

A dirigere l’offerta culinaria di Horto è la holding Mo-Food, che è di proprietà dello chef tristellato Norbert Niederkofler e del socio dott. Paolo Ferretti. Questo sodalizio tra Horto e Mo-Food non nasce per caso, perché lo chef Niederkofler è da tanti anni impegnato a fare scelte sostenibili per ciò che concerne l’approvvigionamento delle materie prime e i rapporti con i fornitori. La sua è una cucina che aspira da sempre a essere quanto più possibile autentica, genuina e innovativa.

Lo affiancano nella gestione quotidiana del locale l’executive chef Stefano Ferraron (ex capo-pasticcere del Noma) insieme all’head chef e responsabile dello sviluppo del menù Alberto Toè (con un’esperienza importante al St Hubertus), accompagnati dall’expertise del maître Alessandro Troccoli.

©Mattia Parodi, Art Direction Motel409

La filosofia etica e green di Horto traspare anche dagli spazi interni ed esterni del ristorante, arredati con stile avanguardista e vagamente onirico, facendo largo uso di decorazioni vegetali. Il vero punto di forza del locale sarà la grande terrazza, una sorta di giardino segreto tra i tetti milanesi da dove si avrà una visuale privilegiata sulla parte più bella della città. L’ambiente risulterà nel complesso caldo e avvolgente proprio per la grande biodiversità delle piante, le quali saranno lasciate crescere secondo il loro naturale ciclo di vita, di modo che la terrazza assumerà un aspetto sempre rinnovato nei colori e nelle forme con il susseguirsi delle stagioni e la conseguente metamorfosi vegetale.

Ogni momento del giorno sarà quello giusto per una visita al nuovo esclusivo ristorante milanese. Di prima mattina si potrà cominciare bene la giornata con una bella colazione in terrazza, per poi proseguire con un gustoso pranzo al bistrot Sole. Al pomeriggio si troveranno tante invitanti sfiziosità e come gran finale, a conclusione della giornata, prima un aperitivo con vista su Milano e poi l’esperienza fine dining Horto per la cena.

A rendere speciale il ristorante sono tante diverse professionalità provenienti da più settori tra loro complementari. Sono personalità esperte nel loro ambiente, che a volte vengono scelte in ambiti meno consueti, in quanto portatrici di un punto di vista differente. Una di queste personalità è il dott. Osvaldo Bosetti, co-founder del progetto insieme all’imprenditore managing director e co-founder Diego Panizza. A curare il coordinamento dell’ambiente è invece Luisa Collina, preside del dipartimento della Scuola del Design del Politecnico di Milano. Lo studio di architettura Genius Loci Architettura (GLA) è incaricato del progetto, mentre l’architetto e docente Raffaella Colombo è responsabile della progettazione del paesaggio. Infine, la direzione creativa è in capo all’agenzia milanese Motel409.

Beatrice Maria Beretti

hortorestaurant.com