Il Piemonte più autentico si scopre pedalando

Castelnuovo

Non stiamo parlando del Monferrato o di Alba, luoghi ben noti in tutto il mondo, ma delle terre intorno a Cuneo, nella parte sud della regione. Sono la Langa Cebana, le Valli Mongia e Cevetta, con la Sorgente del Belbo

Qualcuno ne ha sentito parlare prima d’ora?

Sono luoghi poco conosciuti, dove si pedala tra castagneti secolari dal profumo di fungo per raggiungere piccoli borghi, dominati da castelli imponenti. La storia qui è ben rappresentata: i nomi sono altisonanti, come il Castello dei Marchesi del Carretto a Saliceto o quello degli Incisa di Camerana a Sale San Giovanni.

Lesegno

A valorizzare oggi questa parte del Piemonte è il progetto “Viaggio nelle Terre Autentiche di Piemonte”, che ha creato un paio di bellissimi itinerari per ciclisti in un romantico weekend d’autunno.  Non c’è nulla di meglio delle due ruote per scoprire lentamente il paesaggio con la sua antica storia e godere i genuini prodotti gastronomici locali.

I tour proposti sono due, uno parallelo all’altro, da percorrere nei due giorni del weekend . Per  approfondire gli itinerari e conoscere le strutture segnalate per il pernottamento il consiglio migliore è consultare le mappe interattive sul portale www.terreautentiche.it  

Molto attraente è il Tour Napoleonico in Valle Mongia, protagonisti i paesi di Lesegno, Mombasiglio e Scagnello.

Le strade sono agevoli, i km in tutto 35, con leggere salite adatte a tutti e divertenti discese. A questo proposito consiglio la miracolosa e-bike, la migliore invenzione del mondo ciclistico. Ci si diverte senza affannarsi.

L’incontro con Napoleone Bonaparte avviene subito alla partenza a Lesegno, proprio di fronte al Castello dei Marchesi del Carretto, che il generale aveva individuato come sede durante la prima campagna d’Italia nel 1796.

Appena fuori dal paese si prosegue in mezzo a boschi di querce e castagni, ben attenti a non lasciarsi sfuggire qualche porcino, un vero trofeo da portare a casa.

Il panorama ha un fascino rustico e autentico: torri e castelli che svettano tra gli alberi, torrenti selvaggi e qualche agriturismo e osteria per una sosta golosa, come il Ristorante Masentine, nella località omonima. Da non perdere borgate caratteristiche, come Alberghetti e Ascheri.

Le sorprese non mancano lungo il percorso. Scagnello, per esempio, terra del tartufo nero, dove si può contattare qualche personaggio locale, esperto in materia, per scoprire come fare a trovarli e le ricette più adatte.

Indimenticabile l’allegra discesa verso Mombasiglio, ben riconoscibile grazie alla possente torre sulla collina. Gli appassionati di Napoleone, su prenotazione, possono visitare il Museo Bonaparte, annunciato da un’imponente statua del generale all’ingresso.

L’itinerario della valle prosegue verso Battifolio, antico borgo, che merita una visita e una sosta presso lo storico forno di paese, noto nella zona per le ottime paste di meliga.

Se siete appassionati di castagne( questa è la stagione giusta) proseguite per Viola del Castello, detto il borgo delle castagne, noto per la lavorazione della Castagna Garessina.

Merita una visita la locale azienda agricola Marco Bozzolo, che produce, tra l’altro, l’originale ragù di salsiccia e castagne Garessine, oltre alle castagne sciroppate e ai marons Glacés .

Il secondo percorso di 25km porta a scoprire i borghi medievali della Valle Cevetta, al confine tra Piemonte e Liguria. Si susseguono uno dopo l’altro, ognuno con le sue caratteristiche.

Priero nel borgo-Piemonte

Il tour parte da Priero, paese immerso nella campagna, con un centro storico dalle caratteristiche vie acciottolate, portici e botteghe artigianali, con scorci straordinari.

In discesa, sulla strada di Sale delle Langhe, il panorama si affaccia sull’incantevole borgo di Sale San Giovanni, noto per le sue distese di lavanda in estate.

Si pedala lungo la via della Pedaggera, fino a Montezemolo, porta d’ingresso della Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo, tra Cuneo e Savona, un paradiso per gli appassionati di botanica.

Ad accogliere i visitatori in paese ecco il Palazzo Cordero di Montezemolo, signorile e raffinato.

Qui si produce il miele, ma si possono trovare eccellenze, come pregiati tartufi e formaggi. L’originalità in cucina sono i famosi “salumi di mare”, da non perdere assolutamente, derivanti dalla lavorazione di tonno, bottarga e acciughe.

Non per niente dalla torre di Castelnuovo Ceva, a pochi km da Montezemolo, si vede a nord il Monviso e a sud il mar Ligure.

Rientrando a Priero, punto di partenza, in chiusura della prima parte del tour, si consiglia una sosta con degustazione di prodotti locali.

Chi lo desidera può proseguire a Saliceto per una breve visita al Castello dei Marchesi del Carretto, spingersi a Camerana e riprendere la Pedaggera e ritornare alla base di partenza.

Silvana Rizzi