ROSSORARO, i mille volti dello zafferano

La coltura e la raccolta secondo tradizione, il lavoro di maestranze esperte, una linea di prodotti dall’elegante packaging, rigorosamente ROSSO: la pregiata spezia impreziosisce dolci, confetture e miele

Gli antichi, dai Greci ai Fenici agli Egizi, lo impiegarono come tintura e come aromatizzante. Ma ne conobbero già anche le portentose virtù come medicamento, e gli conferirono un’aura di sacralità.

Furono i  Mori a introdurre sull’Isola il culto dello zafferano, l’oro rosso dell’Etna. Oggi lo zafferano è prodotto di punta dell’entroterra siciliano.

Rosso fuoco il prezioso filamento, rosso il marchio di ROSSORARO, azienda agricola fondata a Regalna, nel Catanese, dal giovane imprenditore Giuseppe Pennisi. Che firma una linea di prodotti multiforme, di cui lo zafferano è anima e re,

La spezia in eleganti confezioni, marmellate e creme da tavola, una gamma di creazioni frutto dell’incontro fra l’aroma dolceamaro dello zafferano e i più pregiati prodotti della terra sicula.

Terra, tavola, culto. Lo zafferano è cultura e leggenda, storia e mito. Dall’arabo zaʻfarān (“giallo”), al greco Kroke, al latino safranum, il nome evoca il “filo di tessuto”, il filamento

Nella terra degli Dei lo zafferano è legato al mito di Croco, il compagno di gara del dio Mercurio. Il fiore giallo e rosso, si narra, generato dal sangue del giovane, ferito in un duello. E dall’innamoramento di una Ninfa, che trasformò lo splendido giovane in pianta.

Dell’impiego dello zafferano come pregiata tintura per stoffe scrive Plinio Il Vecchio, le matrone lo predilessero come cosmetico, gli architetti dell’Urbe come colore per gli affreschi.  

Culto e coltura: i fiori viola e gli stimmi rossi accendono il paesaggio bruno dell’entroterra etneo, diventando icona del paesaggio isolano. Ma anche nuova frontiera agricola, economica e commerciale.

Oro rosso da coltivare con le mani, con cura e passione antiche. E con nuove idee. La linea allo zafferano di ROSSORARO è elegante, il packaging prezioso ed evocativo, la gamma di prodotti conserva l’aroma dolce e amarognolo della spezia ma anche “profumo di mare, di fieno e di carbone”.

Il prezioso stimma del “crocus sativus” diventa dono di classe in piccoli scrigni in vetro (che conservano inalterati aroma e caratteristiche organolettiche della spezia) e in lucidi involucri color fiamma

Lo zafferano impreziosisce una crema al caciocavallo siculo o una dolce confettura di albicocche. È magico l’incontro fra lo zafferano e il miele italiano, da accompagnare a formaggi e crostini.

Note di zafferano arricchiscono d’esotico e speziato una colomba pasquale alle pesche o il morbido impasto di un dolce natalizio.

Panettone

Un rosso successo frutto del lavoro di maestranze sapienti e di colture selezionate. La pianta madre il “crocus sativus”, famiglia delle iridacee, fiore dal petalo violetto intenso. Il lungo stelo giallo culmina in tre delicati stimmi rosso vivo. Alle pendici dell’Etna terreni e microclima si sono rivelati ideali.

Nell’azienda ROSSORARO un prodotto figlio di procedure e passione: la fioritura ottobrina e la raccolta, la mondatura, la seccatura, il confezionamento, le creazioni gastronomiche, la creatività dell’involucro. Già, per inciso, insigniti di allori e riconoscimenti: ultimo, nelle scorse settimane, il premio Platinum al miele Millefiori e zafferano, assegnato dalla commissione di degustazione del The Wine Hunter di Merano.

Un oro di natura, infine e non certo ultimo, alleato della salute. Lo zafferano è ricco  di carotenoidi e vitamine, le sue proprietà sono sedative e antispasmodiche. Un piccolo fiore, una miniera di sostanze preziose per l’organismo: magico antiossidante, lo zafferano contrasta i radicali liberi, causa dell’invecchiamento cellulare, favorisce la digestione, stimola l’apparato digerente, migliora la funzionalità di stomaco e intestino. Non ultimo, la polvere di zafferano riduce la pressione sanguigna e abbassa le quote di colesterolo e trigliceridi.

La Redazione

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