Il giro della Calabria in 34 tappe

Dall’altopiano più esteso d’Europa fino al mare cristallino: alla scoperta di una delle regioni più belle dello stivale percorrendo il Sentiero Calabria

Cascata Pietra Cappa – ©Carmelo Fiore

Dopo anni di stop e ristrettezze il settore turistico riparte alla grande e, per chi ha nostalgia delle spensierate vacanze pre-Covid, cosa c’è di meglio che partire per un’avventura unica a contatto con la natura? Una destinazione che abbraccia mare e monti, cascate e foreste, Storia, cultura e tanta bontà. Non resta che mettere le scarpe da trekking ai piedi e partire per il Sentiero Calabria

La Calabria si attraversa a piedi

654 km, 34 tappe, zaino in spalla e tanta, tanta voglia di camminare. Sentiero Calabria è la nuova avventura dedicata ad amanti del trekking, della natura e della Storia, quella che ha reso grande il nostro Paese.

Un percorso che tocca le alture di Reggio Calabria per poi passare alla frazione di Lorica e addentrarsi alla scoperta di 4 parchi e riserve naturali che tutto il mondo ci invidia. Tutto questo, rigorosamente, a piedi.

Sentiero Calabria è un progetto realizzato dalla Regione Calabria con gli Enti dei Parchi Nazionali di Pollino, Sila e Aspromonte insieme al Parco Naturale Regionale delle Serre. Un primo passo verso un’idea di turismo ecosostenibile che tutela il territorio e si apre ad ogni esigenza.

Sentiero Calabria è solo la prima tappa di un progetto ambizioso che punta a unire tutti i percorsi della regione e unirli in una mappa sentieristica che raggiungerà 1.600 km (la Calabria è stata l’unica meta italiana citata nella prestigiosa guida “The World’s Greatest Places Of 2022” del Time come destinazione ambita per appassionati di percorsi storici e naturalistici).

Il Sentiero Calabria parte dal Sentiero Italia e attraversa l’intera regione suddividendosi in 34 tappe, ognuna accuratamente pensata per scoprire qualcosa in più del territorio

Dai caratteristici  borghi ai monasteri scavati nella roccia, le “meteore” della Grecia e della Cappadocia e la macchia mediterranea che ospita flora e fauna selvatiche. Come non menzionare, poi, le delizie della cucina locale: selvaggina, formaggi di montagna, vini e pasta tradizionale.

Completato nel 50esimo anniversario della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale Unesco (dall’anno scorso si uniscono anche le antiche faggete dei parchi nazionali dell’Aspromonte e del Pollino), è la destinazione perfetta per fare, grazie ai panorami tutti diversi, in una sola regione il giro del mondo.

Sentiero Calabria nasce per valorizzare a livello turistico una meta che troppo spesso viene “sottovalutata”

Un percorso che, per la prima volta, unisce i Parchi Nazionali dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino e il Parco Regionale delle Serre. Scopriamo insieme queste 4 meraviglie naturali:

L’Aspromonte

©Carmelo Fiore

Il percorso prende il via dalla punta estrema della regione e attraversa l’Aspromonte, isola ricca di sfumature e magnificenze tra lo Ionio e il Tirreno.

Il versante ionico è aspro e selvaggio mentre quello tirrenico un arcobaleno di tonalità verdeggianti create da valli e piane in cui, come gioielli preziosi, troviamo suggestive forre e cascate. Alle sue falde sorge la Valle delle Grandi Pietre abitata da monumenti naturali in arenaria modellati, con lo scorrere degli anni, dal clima.

L’Aspromonte è una terra antica caratterizzata dai tipici monoliti sorvolati dalle maestose aquile reali.

Meta irrinunciabile per molti turisti è il Santuario di Polsi, leggendario luogo di pellegrinaggio attraversato dalla fiumara del Bonamico. Impossibile poi non visitare gli innumerevoli monasteri, i forti, le masserie e gli insediamenti agricoli.

Le Serre

Gruppo montuoso costellato di paesaggi unici e un vasto altipiano che digrada verso il Mar Ionio, le Serre si trovano tra L’Aspromonte e la Sila.

Attraversate da un mare di sorgenti, torrenti e cascate, famosa quella del Marmarico, e dalle aree ricche di miniere dei monti Mammicomito e Consolino, è meta obbligatoria per chi ama immergersi nella rigogliosa natura e respirare pace e benessere a pieni polmoni.

Mufloni, daini, pavoni selvatici, caprioli e rapaci notturni si aggirano indisturbati nelle foreste e, nell’area protetta, si può avvistare la secolare Abbazia dei Monaci Certosini di Serra San Bruno, tuttora in attività.

Immancabili le aree archeologiche, tra cui le ferriere Borboniche di Mongiana. Nel parco, poi, vivono e lavorano ancora gli ultimi carbonai d’Italia, eredi di una tradizione ormai del tutto scomparsa.

La Sila

Nel cuore della regione si erge il più grande altopiano d’Europa: la Sila. Conosciuta come “Gran Bosco d’Italia” si estende per 1.700 chilometri quadrati e un’altitudine media di 1300 metri.

Crocevia di popoli e culture differenti, dai normanni agli Angioini, Svevi, Aragonesi, Borboni, in epoca bizantina ha accolto i monaci basiliani, che hanno lasciato molte tracce e testimonianze della loro permanenza sul territorio: un esempio è Santa Maria del Patire, vicino Rossano.

Il Pollino

Al confine tra Calabria e Lucania, il Pollino è costituito da un maestoso susseguirsi di massicci, pianori, strapiombi di rocce, grotte e gole. Il territorio del Parco dal 2015 fa parte della rete Europea e Mondiale dei Geoparchi come Geoparco Globale UNESCO e ospita una flora e una fauna davvero uniche in tutto il Mediterraneo.

La Grotta del Romito, sito preistorico tra i più importanti d’Europa, è la più importante testimonianza di arte rupestre con una parete su cui è inciso un antico bovino, il bos primigenius. Il passato fa la Storia anche a Laino Borgo, dove sono stati trovati i resti di una necropoli tutta da scoprire.

Alessandra Borgonovo