Il Deserto che vive
Il Negev oltre il Tempo: viaggio nella terra dei crateri
Un Museo a Cielo Aperto di Geologia e Storia
Immaginatevi immersi in un panorama dove il tempo sembra essersi fermato, dove la natura ha creato un museo di meraviglie geologiche sotto il cielo infinito. Il Negev, questo isolato angolo a sud di Israele, è uno scrigno di tesori plasmati da millenni di attività terrestre. Ognuna delle sue rocce racchiude la memoria di antichi oceani e deserti, e ogni granello di sabbia ha una storia da raccontare
Makhtesh Ramon: la meraviglia erosiva del Negev
Al centro del deserto del Negev si trova il Makhtesh Ramon, un gigantesco cratere erosivo, unica meraviglia del suo genere. La sua vastità è un inno alla grandezza delle forze naturali e invita ad un viaggio di esplorazione, tra fauna selvatica e formazioni rocciose che tolgono il fiato. Solo qui si possono percepire le energie ancestrali che, pressione dopo pressione, hanno dato vita ad un paesaggio surreale e magnetico.
Il silenzio del cratere e le storie di pietra
Nel profondo silenzio rotto solo dal vento, i sentieri del cratere sfidano i visitatori con la loro bellezza austera. Tra basalto scuro e pareti di arenaria, il Negev si dispiega in tutta la sua crudele bellezza, mostrando vestigia di un passato quando queste terre giacevano sotto il mare, come testimoniato dai fossili incastonati nelle rocce.
In bicicletta sulle antiche vie dei nabatei
Un’avventura su due ruote si snoda attraverso il cuore del deserto del Negev, seguendo le orme dimenticate dei Nabatei. Il percorso si sviluppa tra ciclabili poco battute, portando i ciclisti in un’avventura autentica e profondamente legata alla terra. Ogni pedalata è un viaggio nella storia di un popolo che fece del deserto il suo alleato nel commercio di preziose merci.
Spirito millenario e ospitalità nel deserto
Ogni visita nel Negev è un incontro con la storia. Da Sde Boker il kibbutz ex dimora di David Ben Gurion (ex Primo ministro di Israele), ai canyon suggestivi di Ein Avdat, il Negev custodisce i segni di una storia che ha plasmato non solo il paesaggio ma anche il destino di un’intera nazione.
Ed è impossibile non lasciarsi ammaliare dalla modernità di luoghi come il Museo del Negev vera e propria cassetta delle meraviglie che raccoglie gioielli, ceramiche e mosaici di epoche lontane. A testimoniare la modernità della città, il Carasso Science Park è invece una finestra sul futuro, mettendo a disposizione di grandi e piccini l’universo della scienza in un gioco di esplorazione e scoperta.
Un incanto di fauna nel deserto
Ma il Negev non è solo rocce e vento; è anche vita. La Riserva naturale di Hai Bar Yotvata, due ore più a sud, custodisce specie che nel passato popolavano queste zone, come orici gazzella e struzzi. Un viaggio in auto attraverso la riserva è un incontro con la vita che, contro ogni probabilità, ha trovato un modo per fiorire in questo ambiente estremo.
Arte naturale alla Valle del Timna
Proseguendo la nostra esplorazione, ci imbattiamo in una galleria d’arte naturale: la Valle del Timna, dove il vento e l’acqua hanno lavorato insieme per creare sculture nel cuore delle rocce. Gli hoodoo, maestosi pinnacoli erosi, dominano il panorama, testimoniando la potente presenza degli elementi naturali in questo territorio.
Le antiche miniere
E ancora, il Timna Park custodisce antiche miniere di rame, le cui origini si perdono nelle nebbie della preistoria. Qui, attraverso i sentieri segnati, si svelano cunicoli e testimonianze di un passato ricco e complesso che ancora oggi affascina studiosi e curiosi.
Un miraggio nel Deserto: la gola di Ein Avdat e i segreti dell’acqua nel Negev
Chiunque percorra la desolata distesa del deserto del Negev non potrà credere ai propri occhi quando, come un’apparizione, emerge la gola di Ein Avdat.
Questo luogo, situato a metà tra l’antica Gerusalemme e le calde coste del Mar Rosso, rivela al viaggiatore una realtà inaspettata e sorprendente. Nell’aspra valle del fiume Zin, sorge una piccola oasi di vita, un piccolo Eden che sfida il torrido dominio di sabbia e roccia che lo circonda.
La vita scorre in un canyon silenzioso
Le pareti imponenti del canyon di Ein Avdat custodiscono una piscina naturale, specchio di cielo dove si abbeverano gli stambecchi nubiani e la flora del deserto, come tamarischi e pioppi, prospera graziosamente. Gli eremiti di un tempo, monaci della fede bizantina, scelsero questi incavi scavati nella roccia per cercare comunione con il divino, attratti dall’essenza della vita nel deserto: l’acqua. Quest’ultima emerge prepotentemente alla superficie dopo un lungo percorso nel sottosuolo, attirando verso di sé avvoltoi e antilopi nel medesimo impulso vitale che muove anche la storia degli uomini in queste terre.
Avdat: città di storia e sopravvivenza
Non lontano dall’oasi, i resti della città nabatea di Avdat sorgono come testimonianza della dignità e ingegnosità umana nel cuore del paesaggio arido del Negev. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2005, Avdat mostra ancora i canali e i terrazzamenti che in passato catturavano ogni preziosa goccia di pioggia invernale. Sono visibili anche grotte funerarie, vestigia romane e chiese che si sollevano come eco di civiltà perdute ma non dimenticate.
Masada: simbolo di resistenza nel deserto
Più a nordest, sorge Masada, dove il tragico destino di un migliaio di ebrei, determinati a non capitolare sotto l’assedio romano nel 73 d.C., ha impresso il proprio segno nella rupe affacciata sul Mar Morto.
Riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dal 2001, il sito incarna lo spirito resiliente di un popolo e del suo legame indissolubile con il deserto. Gli antichi sistemi di raccolta dell’acqua piovana e le cisterne svelano ancora oggi il genio umano nell’adattarsi e sfruttare gli elementi naturali per la sopravvivenza.
Eilat: dalle vette al Mare
Al termine del nostro viaggio, troviamo le montagne di Eilat, da cui lo sguardo spazia oltre le dune fino al Mar Rosso. Tra queste alture, le forze della terra incessantemente plasma e modella granito e calcare, regalando panorami da togliere il fiato.
Il Deserto e il Mare
L’incontro tra il caldo implacabile del deserto e le fresche acque del Mar Rosso racchiude un contrasto straordinario, che solo una regione come Eilat può offrire. Qui, anche le montagne tacciono dinanzi allo spettacolo del mare che lambisce la terra, testimoni silenziosi di una natura senza confini.
Ogni angolo del Negev racconta di sopravvivenza e adattamento, di culture passate e di una natura che non smette mai di stupire. Il futuro promette nuove scoperte e avventure, mentre il deserto continua a evolversi e a svelarsi ai visitatori da tutto il mondo. Nel Negev, ogni passo è un passo nella storia, e ogni respiro è un soffio di eternità.
Angela Rover
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