Lasciarsi ammaliare dalla Rosa
Viaggi per scoprire la regina dei fiori
La fioritura della rosa damascena in Oman, i vini al profumo di rosa della Franciacorta e i caffè fioriti di Parigi, tanti i luoghi dove lasciarsi ammaliare da colei che dei fiori è considerata da sempre la regina
La rosa è da tempo immemore che esercita un fascino particolare sugli uomini e sugli artisti, caricandosi nei secoli di molteplici simboli. Già nell’antica Grecia ne avevano sancito il primato su tutte le specie floreali, tanto che la poetessa Saffo scrisse: «Se Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti».
La sua bellezza e il suo profumo hanno ammaliato intere generazioni e continua a farlo ancora oggi. Esistono tanti posti speciali dove poter contemplare lo spettacolo della fioritura delle rose o dove essenze tratte dalle sue piante hanno dato vita a profumi e vini di insuperabile bontà. Eccone alcuni in Italia e all’estero.
Lo sbocciare della rosa damascena in Oman
All’interno del sultanato dell’Oman c’è un massiccio chiamato Jabal Al Akhdar, che letteralmente significa “montagna verde”, perché ha un paesaggio dominato da coltivazioni e frutteti, qualcosa di molto lontano dall’ambientazione desertica che solitamente associamo ai Paesi mediorientali.
Proprio tra la vegetazione di quel massiccio, nel periodo che va da aprile fino a maggio inoltrato, si può assistere alla fioritura della rosa damascena, un tripudio di colori e profumi inimitabile. La coltivazione di questo fiore da parte della popolazione locale è finalizzata alla distillazione dell’attar, l’acqua di rose, che viene utilizzata nella cucina tradizionale. Ovviamente la rosa damascena viene anche adoperata come base di molti profumi omaniti ed essenze varie.
Soggiornare nel Jabal Akhdar nel periodo di fioritura delle rose è una buona idea per molte altre ragioni, perché il clima mite della primavera consente di potersi godere tante tipologie diverse di escursioni: camminare lungo i sentieri di montagna e i wadi, fare canyoning, viaggiare in 4×4, fare trekking, dedicarsi all’arrampicata, girare in mountain bike e cimentarsi nella speleologia. Tra le vette del massiccio merita una visita lo splendido altopiano chiamato plateau di Sayq, che si innalza per oltre 2.000 m sopra il livello del mare.
Per chi preferisce una vacanza più culturale la zona offre molte attrazioni come il pittoresco mercato del bestiame di Nizwa che ha luogo all’alba ogni venerdì, il castello di Jabreen e il forte di Bahla, patrimonio dell’Unesco dal 1987. La rosa è protagonista, insieme al ginepro e all’incenso, anche nelle numerose Spa che arricchiscono le residenze di lusso dove poter alloggiare in Oman. E per un relax completo nelle stesse strutture vengono messe a disposizione degli ospiti attività quali yoga, pilates e star gazing. Insomma, tutto quello che occorre per fantastiche vacanze eco-chic al profumo di rosa.
www.experienceoman.om
Franciacorta, la “vie en rosé”
Il profumo della rosa non è solo in grado di rendere speciali le essenze, ma persino i vini.
Ne è prova il Rosi delle Margherite, prodotto nella scenografica Le Cantorie, a Gussago, in quella zona famosa per i vini che prende il nome di Franciacorta. Chiunque si accosti alla bottiglia del Rosi o ne versi un po’ nel bicchiere sarà investito da un intenso e seducente profumo di rosa, piccoli frutti rossi e fragola. Si tratta di un vino rosé a base di sole uve Pinot.
Visitare Gussago per gustarsi questo vino può essere l’occasione per inoltrarsi nella natura lungo un percorso che sale su fino ad arrivare a La Santissima, iconico convento collocato sul Colle Barbisone. Proprio in questo luogo si trova la cantina Castello di Gussago La Santissima, il cui fiore all’occhiello è l’Inganni, un extra brut rosé millesimato dal gusto pieno, avvolgente e fresco.
Un’altra attività interessante da fare se si soggiorna a Gussago è una lezione di yoga o di meditazione a Palazzo Caprioli, storico edificio situato nel Borgo di Sale che si trova immerso in un meraviglioso giardino adorno di piante e cespugli profumati.
www.comune.gussago.bs.it
Parigi, la città fiorita
In primavera Parigi si colora per lo sbocciare di molteplici varietà di fiori, tra cui non possono certo mancare le rose. In particolare, se si cercano atmosfere tali da permettere di sperimentare l’autentica “vie en rose” parigina il consiglio è di gustarsi un caffè in quel tempio floreale della joie de vivre che è la Maison Sauvage, nel quartiere di Saint-Germain-des-Près, o in alternativa a La Favorite, nel Marais.
La rosa è stato uno degli ingredienti prediletti da Thierry Mugler per la creazione dei suoi profumi. Per rendere omaggio a questo stilista francese scomparso lo scorso 23 gennaio il Musée des Arts Décoratifs ospita fino al 24 aprile la retrospettiva Thierry Mugler, Couturissime.
La carriera dell’artista viene ripercorsa attraverso 150 abiti disegnati tra il 1973 e il 2014, ma anche attraverso profumi di culto, fotografie, bozzetti, musica e visual, disposti su due piani mediante una divisione in più atti, come se fosse un’opera classica.
Una vacanza a tema rosa è giusto che preveda momenti dedicati al giardinaggio: l’associazione Veni Verdi organizza esperienze con le quali è possibile coltivare negli orti sui tetti di Parigi fragole, erbe aromatiche e altra frutta e verdura di stagione. Da vedere assolutamente, se si visita la capitale francese, la Bourse de Commerce, sede della Collection Pinault, che recentemente è stata restaurata da Tadao Ando.
Organizzare il proprio soggiorno a Parigi è oggi ancora più semplice grazie all’app di viaggio Omio: la tratta più veloce che è possibile prenotare dall’Italia è un viaggio in treno di 6 ore e mezza con partenza da Milano Centrale. Per altre idee di viaggio in Europa, seguire @omio su Instagram o consultare il travel magazine The Window Seat.
www.omio.it
Beatrice Maria Beretti